Mutui
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La durata del mutuo è un piano di rimborso a medio o lungo termine, e quindi durata fra i 5 e i 30 anni.
Sì, è possibile, sempre subordinatamente alla disponibilità della banca ad acconsentirvi.
BPER Banca concede fino all'80% del valore del'immobile stabilito dal perito.
Il costo di un mutuo si suddivide in diversi componenti: gli interessi (ovvero il prezzo per il finanziamento erogato, che dipende anche dalla durata del mutuo), le spese notarili che vengono pagate alla stipula del contratto e le imposte, che differiscono in base al fatto che l’acquisto sia per la prima casa (0, 25%) o per la seconda (2%). Ci sono inoltre altri costi rimanenti che sono sempre segnalati all'interno del Foglio Informativo. Alcuni dei costi elencati sono detraibili dall'Irpef, come gli interessi, le spese notarili e quelle di perizia.
Certo. I giovani sotto i 35 anni possono sfruttare i vantaggi del fondo di garanzia prima casa, che facilita l'accesso al finanziamento anche a categorie più svantaggiate, i nuclei con famiglie con un solo reddito e i giovani con un contratto di lavoro atipico, purché non abbiano un altro immobile.
Scopri di più nel nostro articolo dedicato al mutuo prima casa per i giovani.
Non necessariamente: è infatti possibile conoscere orientativamente l’importo di mutuo che la banca potrebbe concedere, dopo una valutazione dei dati anagrafici, della “storia creditizia” del richiedente, delle informazioni reddituali e dello stato patrimoniale. Conoscere prima questo importo è uno strumento in più per scegliere la casa giusta.
Il tasso fisso è deciso in sede di erogazione del mutuo e rimane invariato per tutta la durata del mutuo stesso. Il tasso variabile è invece calcolato sulla base di parametri di riferimento, i cui valori possono variare nel tempo, quali l’Eurirs e l’Euribor, a cui si aggiunge lo spread (costo che la banca aggiunge al tasso di riferimento), per il calcolo del tasso annuo nominale effettivo.
Il tasso fisso dà certezze fin da subito sugli importi delle singole rate nel corso del mutuo e dell’ammontare del debito. Il mutuo a tasso fisso non risente infatti di eventuali aumenti dei tassi di mercato successivi alla stipula, anche se non permette di sfruttare eventuali riduzioni degli stessi.
È possibile se il contratto del mutuo prevede un’opzione che permette la rinegoziazione, ovviamente nel rispetto dei termini e scadenze del contratto stesso.
Se si ha la disponibilità economica per estinguere il mutuo prima della scadenza, occorre valutare prima il contratto di finanziamento stipulato con la banca, perché potrebbe essere prevista una penale da corrispondere. In base al “decreto Bersani”, se il mutuo è stato contratto dopo il 02/04/2007 può essere estinto senza pagamento di penale; se invece è stato stipulato prima di quella data potrebbe essere previsto il pagamento di una somma che varia in base alle rate rimaste da pagare.
La banca potrebbe concedere un nuovo mutuo in base ai “pregressi creditizi” del richiedente, dimostrando innanzitutto di aver regolarmente pagato le rate di altri finanziamenti. Molto dipende tuttavia anche dalla capacità reddituale, che deve permettere di far fronte al pagamento delle rate di un secondo mutuo senza difficoltà.
In generale è possibile, ma occorre verificare preventivamente quali sono gli istituti di credito che concedono mutui per acquisti da effettuare tramite le aste immobiliari. Sul sito dell’Associazione Bancaria Italiana si trovano indicazioni utili per l’acquisto di immobili in asta e un elenco di tribunali e istituti di credito convenzionati.
È sicuramente possibile ottenere un mutuo. Per avere massima garanzia di buon esito, suggeriamo però di acquistare anche un'assicurazione sulla vita - requisito comunque richiesto ad ogni età - che supplisca il debitore nel pagamento del mutuo in caso di incidenti o morte. La condizione fondamentale è che al raggiungimento dei 75 anni di età il mutuo sia estinto.
Se per “sostituzione” intendiamo trasferire il mutuo in un’altra banca, è possibile che risulti economicamente conveniente. Si tratta della cosiddetta surroga, che permette di trasferire un mutuo da una banca all'altra mantenendo l’ipoteca originaria, senza oneri e penali di qualsiasi natura.
È una tipologia di contratto che permette il trasferimento a costo zero di un mutuo ipotecario da una Banca ad un'altra e la modifica dei suoi parametri - come il tasso di interesse e la durata - senza variazioni del debito residuo.
È necessario richiedere la copia dell’atto di compravendita, il Fascicolo dell’opera di Regolamento edilizio e tabelle millesimali. Inoltre deve essere richiesta una perizia e si deve essere informati sull'esistenza di una eventuale ipoteca sull'immobile: in caso fosse presente bisogna chiedere al proprietario di cancellarla. Infine bisogna entrare in possesso di alcune certificazioni: di conformità degli impianti e delle pratiche edilizie e catastali, oltre quella energetica.
Tramite l’accollo del mutuo è possibile far subentrare un altro soggetto nel rimborso del mutuo. È quindi il nuovo acquirente che si "accolla" l’onere di rimborsare le rate, e tutti gli altri impegni del contratto stipulato precedentemente. L'accollo potrà avere, a discrezione della banca, effetto liberatorio o non liberatorio verso la prima persona che ha sottoscritto il mutuo.