Le teorie sul nostro rapporto col denaro

Il nostro rapporto con il denaro rimane uno dei temi più dibattuti e controversi della storia. E la domanda che tutti ci siamo fatti almeno una volta nella vita è: i soldi fanno davvero la felicità?

La risposta non è così semplice né tanto meno scontata e non è un caso se molti studiosi e pensatori abbiano formulato diverse teorie al riguardo. Secondo il filosofo Albert Camus: “È una sorta di snobismo spirituale quello delle persone che pensano di poter essere felici senza denaro.”

Uno studio condotto da due professori della Princeton University, ha analizzato due diversi tipi di benessere: il primo è di tipo emotivo, riferito alla qualità delle emozioni e delle esperienze quotidiani individuali. Il secondo, invece, riguarda la percezione che ogni individuo ha della propria vita. I risultati della ricerca dimostrano che le persone diventano più felici al crescere dello stipendio solo fino a 75mila dollari (circa 60mila euro), ma se supera questa soglia, aumenta solo la percezione della qualità di vita, mentre il livello di felicità rimane stabile. Il messaggio è chiaro: un reddito alto non assicura la felicità, ma può rendere la nostra vita più soddisfacente.

Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Harvard Business Review, i soldi possono renderci più felici se li utilizziamo per “comprare più tempo libero”. Lo studio, condotto da Ashley Whillans, ha analizzato un gruppo di 100.000 lavoratori adulti, dimostrando come le persone disposte a investire nel loro tempo libero sperimentano relazioni sociali più soddisfacenti, più gioia e complessivamente, vite più felici.

Tuttavia, la relazione tra felicità e denaro non è la stessa in tutto il mondo: il World Happiness Report 2019, prende in esame la percezione della felicità dei cittadini in 156 paesi, tenendo conto di numerosi fattori come prosperità economica, aspettativa di vita, stato del welfare e libertà individuale. Oltre alla Finlandia (al primo posto), nella top ten ci sono Danimarca, Norvegia, Islanda, Svizzera, Paesi Bassi e Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria.

Insomma, se è vero che il denaro preso come unico indicatore non rende felice un popolo né un singolo individuo, esistono diversi elementi che possono influire sul benessere personale, contribuendo alla nostra serenità.

Ma cosa pensano i bambini del legame fra soldi e felicità?

La ricerca  “La torta dell’economia. Un progetto per educare al risparmio, al dono, alla progettualità e alla solidarietà” promossa dalla prof.ssa Emanuela E. Rinaldi dall’Università degli Studi di Udine con il sostegno di Orizzonti TV, ha dimostrato quanto i bambini siano già consapevoli di vivere in un contesto dove al denaro viene attribuita una grande importanza sociale. Per loro, la felicità, dipende dalle relazioni e non da quanto denaro si possiede o guadagna.

In conclusione, si potrebbe affermare che siano proprio gli adulti a dover imparare dai bambini, in una nuova visione del metodo educativo grazie alla quale si apprende gli uni dagli altri grazie attraverso la capacità dell’ascolto.