L’economia che aiuta a comprendere il comportamento umano

Cos’è l’economia comportamentale?

L’economia comportamentale è la branca della scienza che studia i fenomeni finanziari applicandovi i principi della psicologia, ovvero le caratteristiche dell’essere umano in grado di influenzare le decisioni individuali e, di conseguenza, anche gli esiti del mercato.

Secondo le teorie elaborate da Richard H. Thaler, per Nobel nel 2017, la maggior parte di noi è portata ad attribuire un valore diverso a un bene a seconda che sia di nostra proprietà oppure no: la nostra naturale avversione alla perdita, gli conferirebbe un valore più alto nel primo caso e più basso nel secondo.

Mentre l’economia classica descrive come gli individui dovrebbero comportarsi in teoria, per giungere a decisioni ottimali, l’economia comportamentale descrive invece come gli individui si comportano nella realtà, dove le scelte vengono prese in condizioni di rischio o incertezza, e dove le emozioni giocano spesso un ruolo determinante nel preferire un’alternativa rispetto alle altre.

 

La Teoria del Prospetto

I primi studiosi a descrivere tale comportamento furono Daniel Kahneman e Amos Tversky, due psicologici israeliani che, nel 1979, diedero vita alla Teoria del Prospetto, per la quale ricevettero il premio Nobel per l’economia del 2002.

Le ricerche sperimentali dei due studiosi portarono ad una conclusione clamorosa riguardo alla mente umana: gli individui, quando occorre scegliere in situazioni di incertezza,  prendono le loro decisioni in maniera differente rispetto all’homo oeconomicus - l’uomo economico in senso astratto, le cui principali caratteristiche sono la razionalità e la cura dei propri interessi.

Nello specifico, se poste di fronte ad una prospettiva di guadagno, le persone preferiscono di solito non correre rischi, ma accontentarsi dell’alternativa sicura, sebbene meno remunerativa.

Nella realtà, quindi, gli individui sono soliti comportarsi in maniera differente, se devono confrontare due o più alternative che riguardano vincite o perdite potenziali: generalmente sono avversi al rischio di fronte a scelte che riguardano guadagni potenziali, mentre sono amanti del rischio se le alternative presenti implicano possibili perdite.

Alla base di tutto c’è il fatto che siamo essere umani e, come tali, le nostre scelte vanno osservate anche nei loro aspetti emotivi e irrazionali.