La longevità è spesso considerata una delle più grandi conquiste del nostro tempo. L’aspettativa di vita, almeno nei paesi più sviluppati, è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi decenni grazie ai costanti progressi della medicina, dell’igiene e di tutta una serie di altri fattori che includono le migliori condizioni di lavoro, il benessere, la situazione abitativa, sociale ed economica. Nel 2050, la percentuale di persone con più di 65 anni salirà di oltre dieci punti, arrivando secondo l'Istat al 34,9%. Un fenomeno che è già in atto in tutte le principali economie del mondo. In Italia, per esempio, già oggi gli over 65 rappresentano il 23,5% della popolazione totale. Ma vivere più a lungo porta con sé anche tutta una serie di potenziali rischi e problematiche che possono avere impatti più o meno significativi sull’economia nazionale, familiare e personale, la gestione dei risparmi e la salute.

Prevedere i rischi di una vita lunga

Sempre più spesso, si sente parlare di Longevity Risk, letteralmente “rischio di longevità”. Vale a dire la possibilità, sempre più concreta, di vivere ben più a lungo di quanto originariamente ipotizzato. L’avanzamento dell’età e l’evoluzione sociale portano alla inevitabile nascita di nuovi bisogni che, con il tempo, cambiano, maturano, si adeguano al mutare delle circostanze. Questo perché nel corso degli anni c’è stata anche un’evoluzione degli stili di vita, dei bisogni e delle necessità.
Non è solo un allungamento dell’asse dei tempi e degli effetti graditi e avversi che coinvolgono sé stessi e i propri cari, ma vi sono delle situazioni nuove che devono essere affrontate e presidiate: come la propensione alla beneficenza, alla filantropia o altri interessi da perseguire. Per questo è sempre più prioritario congegnare, per tempo, un insieme di soluzioni che potrebbero aiutare a non subire le variabili peggiori della terza età.
Tra un sistema pensionistico pubblico che potrebbe risentire del progressivo invecchiamento della popolazione italiana e il potenziale impatto sull’economia familiare, il rischio è che aumenti l’aspettativa di vita, ma non la qualità di vita. Senza poi dimenticarsi della c.d. “zona grigia”, ossia quelle situazioni in cui un soggetto diventa incapace di provvedere autonomamente ai propri bisogni.
Insomma, il rischio concreto è che si subisca la longevità, anziché goderla. Proprio per questo motivo, allora, diventa importante affrontare il tema e capire come possiamo “prevedere e mitigare” i rischi connessi alla longevità. In altre parole, bisogna strutturare operazioni di pianificazione del proprio patrimonio per finalità di protezione personale e familiare.

Gli strumenti per pianificare la vecchiaia

Una delle principali problematiche è che spesso si tende a non prendere in considerazione la pianificazione della propria longevità.
Per scaramanzia, forse, ma anche per avversione, gli italiani tendono spesso a sottovalutare eventuali rischi futuri, rimandando il più possibile la pianificazione di strategie che potrebbero limitarne gli effetti, qualora si manifestassero.
Non esiste una ricetta standardizzata per la pianificazione, ma vi è una regola d’oro: il momento migliore per affrontare il tema è oggi. In questo senso è opportuno pianificare prima che determinati eventi accadano e fin quando si è in grado, perché altrimenti si rischia che il proprio progetto venga travolto da eventi imprevisti e imprevedibili.
Da questo punto di vista, l’ordinamento giuridico italiano offre diversi strumenti, potenzialmente idonei a mitigare i rischi connessi alla longevity. Come ad esempio il testamento, la donazione, il contratto di mantenimento, le polizze assicurative, il fondo pensione o il patto di famiglia.
Tutte queste soluzioni hanno dei punti di forza e dei punti di attenzione connaturati al particolare regime giuridico che li contraddistingue.
Una possibile pianificazione, spesso, non si esaurisce ricorrendo a un solo strumento, ma utilizzando più istituti giuridici in combinazione, cercando di sfruttare le potenzialità di ognuno di esso.

Per quanto riguarda le soluzioni di tipo assicurativo, per esempio, si può iniziare a pensare alla salute, prima che si verifichino situazioni che potrebbero compromettere la stabilità economica della famiglia. In questo caso, sono disponibili varie proposte. Ci sono polizze che offrono un indennizzo in caso di importanti malattie, offrendo assistenza anche post intervento chirurgico, così da non dover gravare sul partner o sui figli. Altre invece, tutelano nello specifico l’eventualità della non autosufficienza. In questo caso, viene riconosciuto un indennizzo che copre le spese derivanti dall'impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni quotidiane. Se, invece, si opta per un prodotto assicurativo sulla vita si può prevedere l’erogazione di un capitale al marito o alla famiglia in ottica di passaggio generazionale o per sostenere eventuali spese impreviste a seguito della scomparsa dell’assicurato. Molti prodotti tutelano il capitale versato, che è anche esente da eventuali pignoramenti ai sensi di legge.

Per integrare l’assegno mensile della pensione e colmare il gap previdenziale, invece, si può pensare a soluzioni alternative di previdenza complementare. Si tratta, in sostanza, di un sistema di fondi pensione che affiancano le gestioni pubbliche e garantiscono, a fronte di versamenti periodici, un’integrazione dell’assegno mensile una volta raggiunta l’età pensionabile. È possibile iniziare ad investire a qualunque età, ed è bene sapere che, prima si inizia, più alto sarà il rendimento composto ottenibile in futuro, a fronte di versamenti mensili più contenuti.

Alcuni prodotti, infine, consentono di gestire il passaggio generazionale senza scossoni e senza problemi. In questo caso, per esempio, si può fare ricorso a polizze con finalizzazione che erogano il capitale al beneficiario designato al verificarsi di un particolare evento. Così, se si vuole garantire ai nipoti un gruzzolo da utilizzare in caso di matrimonio, laurea o per acquistare una casa è possibile stabilire, in fase di sottoscrizione, tutte queste clausole vincolando l’erogazione del denaro alla realizzazione di questi particolari progetti. O ancora, con le polizze sulla vita si può scegliere di non far cadere in successione una parte dei propri beni, lasciando invece il capitale assicurato ai soli beneficiari designati.
La pianificazione della longevity è una preoccupazione molto democratica che coinvolge nuclei familiari di diversa estrazione socio-economica che, soprattutto nel contesto della pandemia, riscuote una importante attenzione, poiché la percezione della vulnerabilità ha reso tutti più sensibili e dinanzi all’evento estremo siamo tutti, inevitabilmente, uguali. Il contesto globale, peraltro, ci ha reso consapevoli che è strategico pianificare il nostro futuro quando vi è tranquillità, senza aspettare l’ultimo momento o che si verifichino imprevisti poi difficili da affrontare.

E’ importante avere chiaro, tuttavia, che non vi è un’unica soluzione valida per tutti, ma qualsiasi strategia varia in base alle caratteristiche finanziarie e alle specifiche esigenze di ognuno. Ecco perché destreggiarsi tra tutte queste possibilità e scegliere la soluzione migliore è spesso molto difficile con il fai-da-te. I consulenti BPER Banca possono aiutarti, offrendoti l’opportunità di conoscere i diversi servizi esistenti, per proporti la combinazione più adeguata alle tue esigenze.

 

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Novembre 2022