Investire, o iniziare a farlo per la prima volta, in un contesto di incertezza può talvolta sembrare difficile. Per questo non è possibile affidarsi esclusivamente al fai-da-te, ma è utile seguire delle regole e dei metodi ben precisi che consentano di cautelarci il più possibile da errori. Per tutelare il patrimonio dagli imprevisti è fondamentale, soprattutto nel lungo periodo, essere sempre pronti ad affrontare eventuali cambi di rotta qualora si rendessero necessari, così da adattare le proprie scelte al mutare delle circostanze. Innanzitutto, prima di selezionare gli strumenti sui quali ci si vuole orientare, vanno definiti gli obiettivi da raggiungere. Per esempio, se si vuole incrementare il patrimonio di partenza o accumulare risparmi per traguardi di vita ben precisi. E’ importante investire in prodotti che si conoscono e di cui si è compreso il funzionamento. Poi, bisogna stabilire un “orizzonte temporale” adatto e sostenibile a realizzare questi scopi. E valutare qual è la propensione al rischio, in altre parole: individuare il grado di tolleranza ad affrontare possibili perdite ().

A questo punto si è pronti per costruire un portafoglio su misura, che risponda a tutte queste caratteristiche: coerente con le proprie conoscenze in materia di prodotti finanziari, e le esperienze già fatte in questo ambito, coerente con il proprio profilo di rischio, con l’orizzonte temporale e con gli obiettivi che si intendono raggiungere. Un esempio può essere utile per capire. Se il fine ultimo è quello di assicurarsi una pensione tranquilla e la tolleranza a subire perdite è molto bassa o pressoché nulla, il portafoglio deve includere ed essere orientato a strumenti difensivi. Al contrario, invece, si possono scegliere soluzioni con un maggiore grado di rischio e potenzialmente più redditizie, se si ha una predisposizione al rischio maggiore, un maggiore orizzonte di investimento e l’obiettivo è quello di aumentare il capitale di partenza.

Costruire il portafoglio: diversificare

Conclusa questa analisi preliminare di messa a punto, la regola aurea del buon risparmiatore deve essere la diversificazione. Significa, in pratica, indirizzare i risparmi ad attività finanziarie differenti, selezionando più asset class. Si può scegliere, per esempio, di destinare parte dei propri capitali all’investimento azionario, più rischioso ma storicamente più remunerativo, e dedicare un’altra parte a prodotti più semplici e con differente oscillazione e volatilità come le obbligazioni. Purché si presti sempre la dovuta attenzione anche alla liquidabilità di questi strumenti: la capacità ad essere monetizzati in tempi e con costi ragionevoli è un fattore da tenere in considerazione.

Naturalmente, non basta includere differenti prodotti, ma va definita in modo specifico l’incidenza percentuale di ciascuna asset class sul portafoglio complessivo. Anche in questo caso, quindi, è bene partire sempre dalle caratteristiche specifiche dell’investitore. Dalla sua conoscenza, dalla propensione al rischio, dagli obiettivi e dall’orizzonte temporale.

I vantaggi

Questo processo ha un grande vantaggio: consente di suddividere il rischio e anche le fonti di rendimento, su varie tipologie di investimenti. Banalmente, se si puntassero tutti i risparmi su un unico strumento finanziario e questo dovesse andare temporaneamente male, si rischierebbe di vedere decurtato il rendimento dell’ investimento o il capitale di partenza. Se invece si suddividono i risparmi su prodotti finanziari di tipologie diverse e con diverse caratteristiche, ad esempio anche per durata e per settore di appartenenza dell’emittente, l’effetto negativo che si avrebbe qualora uno di questi prodotti malauguratamente non dovesse andare come desiderato, potrebbe risultare controbilanciato dal risultato ottenuto dagli altri. Si tratta, in pratica, di una forma fondamentale di tutela del portafoglio. Anche se, è bene specificarlo, ogni investimento, anche se ben diversificato, non è mai esente da rischi di oscillazione di valore.

Dall’altro lato, poi, la diversificazione è anche una pratica che consente di contrastare gli effetti negativi di lungo periodo, che possono essere causati dall’andamento negativo dei mercati o dal ritorno dell’inflazione. Consentendo quindi di non prendere decisioni dettate dall’impulsività qualora si verificassero situazioni momentanee di crisi.

Diversificare per durata e area geografica

Ovviamente si può diversificare su vari livelli. Non solo sulla base della tipologia di prodotto finanziario, ma anche a seconda della durata associata ad ogni investimento. In questo modo non si correrebbe il rischio di avere tutti i risparmi investiti contemporaneamente e su uno stesso orizzonte obiettivo. Inoltre, scegliere strumenti di durata diversa permette anche di reinvestire i capitali che si svincolano da strumenti di medio o breve termine, così da avere a disposizione un “cuscinetto” di liquidità sempre a disposizione da riutilizzare, eventualmente, anche per correggere l’andamento del portafoglio.

E’ importante tenere presente che si può, poi, differenziare anche per area geografica o per settore economico / industriale, o anche per valuta, scegliendo quindi diversi mercati internazionali così da limitare il rischio che i propri capitali dipendano dalle sorti, politiche o economiche, di un unico Paese, di una unica area geografica o valutaria, o di un unico settore economico. L’andamento dei mercati collegati ai paesi emergenti può divergere da quello dei paesi sviluppati.

Alcuni errori da non commettere

Ma non è tutto: per avere un portafoglio davvero efficace è anche necessario ricordarsi di “selezionare” gli investimenti. Cosa significa? Mettiamo, per esempio, il caso di un investitore che sceglie di acquistare 10 obbligazioni con 10 scadenze differenti, ma tutte dello stesso emittente. In questo caso sta commettendo un errore: sta diversificando per durata, ma non per il rischio emittente.
E ancora, supponiamo di acquistare due obbligazioni corporate di due società concorrenti, ma attive nello stesso settore industriale. Anche in questo caso la diversificazione non sarà efficace poiché se il settore risulta “fallimentare”, per eventi macro-economici non controllabili, ne risentiranno entrambe le aziende.

Ecco perché, sostengono i gestori, una buona allocazione diversificata ottiene lo scopo di migliorare il profilo di rischio e rendimento del patrimonio. Ma va detto con chiarezza: non esiste una soluzione di investimento valida per tutti, in quanto dipende dalle caratteristiche di ognuno. Pertanto, è opportuno affidarsi ai nostri consulenti, che ti potranno aiutare a costruire un portafoglio diversificato e adeguato alle tue caratteristiche, preferenze e obiettivi di investimento.    

 

 

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