Il 17 maggio si festeggia la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. Una ricorrenza rilevante e quanto mai necessaria, un’occasione fondamentale per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani.

Istituita dal Comitato Internazionale nel 2007, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia ha l’obiettivo di promuovere la cultura dell’inclusione e del rispetto di ogni differenza, coordinando iniziative ed eventi internazionali per contrastare i fenomeni di discriminazione sociale, in famiglia come a scuola e in ogni forma di comunicazione.

La data del 17 maggio è stata scelta per quanto avvenuto nel 1990, quando l'Organizzazione mondiale della sanità prese una decisione storica. Vuoi scoprire quale? Scorri la timeline di Teen!Space nel link che trovi in fondo alla pagina.

Tante sono state le tappe storiche per ottenere uguali diritti per tutti. 

Nel 2021 in Italia stiamo ancora dibattendo sul DDL Zan, ovvero il disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, bloccato in Senato in Aprile.

Cosa contiene il DDL Zan?

I primi due articoli definiscono e introducono l’orientamento, il genere sessuale e l’abilismo all’interno negli articoli 604 bis e ter del codice penale. Questi stabiliscono l’illegalità della propaganda e dell’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione. Il terzo modifica il decreto legge 122 del 1993, la cosiddetta legge Mancino che prevede, all’articolo 1, il carcere per “chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Nel ddl Zan si estende questo articolo anche ai reati di violenza fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sull’abilismo.

Negli articoli seguenti viene sancita la condizione di “particolare vulnerabilità” alle vittime di violenza basata sui concetti a cui l’articolo 1. Viene istituita la giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia e sono assegnati 4 milioni per il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Infine, prevede che l’Istat realizzi, almeno ogni tre anni, una rilevazione per descrivere lo stato delle discriminazioni e delle pratiche violente, e che serva come base per pensare e attuare politiche di contrasto.

Fonte: Wired
 

“La discriminazione di cui sono oggetto le persone omosessuali dimostra l'assoluta arbitrarietà della morale comune: meno male che non hanno inventato un'etica per cui chi mangia gli spaghetti alle vongole debba essere punito, perché a me gli spaghetti alle vongole piacciono assai.”

 

Giobbe Covatta