La storia di Riccardo

Innamorato del ritmo

L’incipit sa molto di rock and roll. Suono in una band di ragazzini e stiamo facendo le prove per la nostra prima esibizione. Siamo in una sala, in una palestra, boh, non mi ricordo bene. Ricordo solo che il nostro batterista non si presenta. Panico. E adesso che si fa? Dato che fin da bambino ho strimpellato qualsiasi tipo di strumento, ecco che si fa: vado a sedermi tra cassa e rullante e che la festa abbia inizio.

One, two, three, four: da quello sgabello non sono più sceso.

“…ho bisogno di una mano, vado in banca, credono in me, mi ascoltano…”
Con la mia prima batteria comprata per pochi euro ho fatto come un bambino fa col Lego. L’ho smontata pezzo per pezzo, l’ho aggiustata, modificata, riverniciata e tirato a lucido le pelli. Un gioiellino. Al punto che ho iniziato a comprare vecchie carcasse per poi metterle a nuovo e rivenderle. È facendo questo gioco, e continuando a suonare, che ho capito l’essenza, l’anima, la vibrazione che emana da una batteria. Così un giorno decido: voglio suonare la mia batteria, nel senso di una batteria costruita interamente da me e se il suono che ne esce è più che ottimo le costruisco anche per chi vuole.
Nasce il progetto MUSA, la mia personalissima fabbrica di batterie in doghe di legno scelto, avvicinate una all’altra utilizzando incastri creati uno ad uno e torniti usando una quantità minima di colla. Altra roba, altro stile rispetto a quelle realizzate in serie. Se questo progetto sta avendo un certo successo, al punto che batteristi più che affermati a livello nazionale mi chiedono di realizzare batterie su misura per loro, lo devo anche ad una banca che ha saputo ascoltarmi ed ha creduto in me.

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Siamo a tua disposizione per darti maggiori informazioni. Sarà un piacere aiutarti a scegliere la soluzione migliore.

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