Come aiutare le persone a fare scelte migliori per condurre una vita più sana, più ricca e più felice

Il volume dal titolo Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness, di Richard Thaler e Cass Sunstein ha fatto conoscere l’economia comportamentale al grande pubblico e ha trattato il concetto di spintarella gentile (in inglese “nudge”) con riferimento all’insieme dei possibili interventi messi in atto da qualcuno per condizionare il comportamento di altri individui. Il termine nudge non è stato scelto solo per il suo significato, ma anche perché la parola è un acronimo, che riassume i seguenti concetti: iNcentives (incentivi), Understand mappings (individuazione delle alternative), Defaults (opzione di default), Give feedback (avere un riscontro), Expect errors (correzione gli errori prevedibili), Structure complex choices (prendere decisioni complesse).

Un "Dolce" incoraggiamento

Affinché gli individui intraprendano la direzione giusta, occorre dare loro degli incentivi espressi nella maniera opportuna. Ad esempio la banca, suggerendoci implicitamente di non stampare uno scontrino, ci orienta verso una scelta più vantaggiosa per noi e per l’ambiente. Non solo ma un buon sistema di scelta dovrebbe inoltre supportarci nell’individuazione delle possibili alternative e quindi nell’identificazione dell’opzione più opportuna. Mentre la scelta dell’opzione di default è l’alternativa che si attiva quando un soggetto non dichiara nessuna preferenza nei confronti delle opzioni possibili, ed è in questo momento che la “spintarella gentile” diventa un elemento essenziale.

L'incentivo verso le scelte giuste

Fornire alle persone dei feedback sui comportamenti, sui risultati raggiunti, sui possibili problemi derivanti da scelte errate, è uno strumento utilizzato nel nudging per dare un segnale concreto alla persona durante il processo decisionale. Altra parte integrante di questa teoria è la correzione degli errori prevedibili: molte decisioni errate possono essere corrette semplicemente mediante piccoli interventi preventivi.

L’ultimo aspetto da considerare riguarda la presa di decisioni in situazioni complesse. Quando il numero delle opzioni disponibili è elevato oppure le variabili da considerare sono molteplici, gli individui sono propensi ad adottare scorciatoie mentali, che li conducono a strategie semplificate. Le ricerche dimostrano che gli individui, posti di fronte a troppe opzioni, tendono a scegliere quella più semplice oppure non scegliere affatto, per paura di sbagliare.

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Per concludere possiamo definire letteralmente il termine nudge “spingere dolcemente”, “dare di gomito”. Questa teoria, all’apparenza un po’ complessa, non è altro che un incoraggiamento gentile che mira a modificare il comportamento di una persona senza che si noti. Adesso è il vostro momento.. che tipo di nudge vi inventerete?