La FEduF, la “Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio” costituita su iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana, ha raccolto una serie di consigli utili per insegnare ai bambini il valore del denaro e del risparmio. Lo scopo è quello di aiutare genitori, nonni, insegnanti ed educatori a spiegare meglio ai più piccoli parole non sempre facili come: denaro, prezzo, costo, risparmio e tante altre, in cui incorreranno durante tutto il corso della propria vita.

Secondo i dati riportati da FEduF: “l’Italia si trova al penultimo posto tra i paesi del G20 quanto a educazione finanziaria della popolazione, con percentuali ben al di sotto della media europea. Solo il 37% della popolazione conosce i concetti base di economia e finanza, contro il 71% di Norvegia, Svezia e Danimarca. Insegnare ai bambini il valore dei soldi e del risparmio diventa così fondamentale per il loro futuro”.

Per poter mettere in pratica questi insegnamenti ci viene in aiuto “il gioco della spesa”. Un momento familiare come la spesa può pertanto diventare fonte di gioco e condivisione anche con i membri più piccoli della famiglia.

 

Ecco come impostare il gioco con i propri figli:

Iniziate a casa, durante la settimana, facendo preparare la lista della spesa, chiedendo di pensare a quello che serve per preparare pranzi e cene per tutti i componenti della famiglia. Coinvolgere i bambini nelle scelte domestiche e familiari li aiuta a riflettere e a sentirsi parte integrante del processo di scelta e acquisto, prendendo di volta in volta sempre più consapevolezza di ciò che sono il denaro e il risparmio.

Per insegnare il concetto di risparmio è invece utilissimo confrontare tra loro prodotti uguali, mettendo fianco a fianco le confezioni, leggendo i prezzi e prestando attenzione agli sconti, solitamente ben visibili. Con un occhio attento si possono così non solo risparmiare preziosi soldini ma anche insegnare un concetto fondamentale come quello del risparmio.

Il supermercato è inoltre un’ottima palestra per allenare e prendere confidenza con un po’ di matematica. Potete ad esempio, scegliendo una determinata categoria di prodotti, come pasta, frutta, verdura, pane o dolci, chiedere di trovarvi il prodotto al minor prezzo, sarà anche un’ottima occasione per spiegare il concetto di qualità/prezzo, dove non sempre ad un prezzo minore si associa una qualità più scadente e viceversa.

Al supermercato non c’è solo la matematica, entrano in gioco anche materie come l’ecologia e la geografia. Insegnate ai bambini a leggere le provenienze dei prodotti e cosa significa chilometro zero, cos’è l’agricoltura biologica e quanto sia importante preferire prodotti sfusi ad imballaggi di plastica.

Infine dotateli di un piccolo borsellino e di un budget di alcuni euro con cui poter pagare i propri acquisti una volta giunti in cassa. Premiateli con qualche moneta aggiuntiva e insegnate che con i soldi accumulati avranno la possibilità di comprare quello che più desiderano. In questo modo, per la prossima volta, avranno un obiettivo da raggiungere.

 

Un semplice momento come la spesa al supermercato può così diventare una preziosa fonte di insegnamento, per aiutare l’economia della famiglia e il pianeta.