Lo spirito delle feste non è solo ricevere, ma soprattutto donare

Partiamo con un domandone: qual è il vero senso del Natale?

Senza nulla togliere alla magia del momento e alla tradizione che accompagna, specie i più piccoli, in questo periodo dell’anno, è importante condividere come Natale non significhi semplicemente soddisfare ogni desiderio, ma dare un reale valore alle cose che si ricevono. E che si regalano.

Siamo onesti, per i bambini il Natale senza regali è a dir poco in-con-ce-pi-bi-le! Ma molti di loro hanno già talmente tanti giocattoli da non riuscire materialmente a giocare con tutti quanti, fino a dimenticarsi di quelli che, dopo un iniziale slancio, si rivelano essere dei "fuochi di paglia". L’emergenza Covid-19 ci ha insegnato a vivere un Natale più sobrio, riscoprendo i veri doni di questa festività: l’affetto e la compagnia delle persone care, e il valore di un vero abbraccio.

Mai come ora, infatti, occorre aiutare i più piccoli a capire che sta in questo il vero spirito della festa. 

Ed anche quando ci si concentra sui regali materiali, è utile insegnare loro ad attribuire un valore alle cose, a partire dal pensiero che ci ha portato a desiderare di averle o di donarle. Certo per i genitori non è semplice contrastare i messaggi martellanti che arrivano, ad esempio, dalla televisione, ma un paio di semplici mosse possono aiutare a  cominciare con il piede giusto.

Partiamo infatti preparando il terreno, coinvolgendo i bambini nel decidere quali giocattoli tra quelli già in loro possesso, vogliono abbandonare. Aiutiamoli a capire con quali effettivamente giocano e quali invece restano a prendere polvere in fondo ad un cassetto. Possiamo proporre loro di donare quei giochi alla loro scuola o a qualche associazione che li darà ai bimbi meno fortunati. Lo spirito del Natale non è solo ricevere, ma è soprattutto donare. Non è semplice separarsi da ciò che si possiede, specie per i più piccoli, ma la promessa di sostituire i giochi vecchi con nuovi regali, sarà certamente un incentivo anche per i più titubanti!

Di qui il secondo consiglio: prima di soddisfare le richieste a "pioggia" senza un reale criterio di scelta, coinvolgiamo i bambini nello scrivere una lista di cose che davvero desiderano. Diamo loro un limite numerico a quello che possono richiedere. Possiamo spronarli con domande tipo: "con questa cosa, giocherai anche da solo?" oppure "pensa alla cosa che ti piace di più fare?". Non dimentichiamo poi di proporre libri, provando a stimolare l'interesse verso un argomento o una storia e magari facendo appello ai nostri ricordi d'infanzia (siamo stati tutti bambini, giusto?).