Come aiutare i più piccoli a capire cosa sia la gentilezza?

Oltre che le sue famosissime favole, Esopo ci ha lasciato anche una piccola grande massima sulla gentilezza: "Nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, è mai sprecato".

E in un momento in cui la lotta allo spreco è tra le buone pratiche da applicare e condividere con i più piccoli, rincuora sapere che c'è una cosa, tanto semplice quanto a volte rara di cui, invece, non bisognerebbe essere parsimoniosi.

A ricordarlo una volta di più, il 13 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, un appuntamento importante per sottolineare come le buone maniere, la buona educazione, la cortesia, la gentilezza, appunto, non sono mai troppe. 

Nata in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, dove due anni prima si era costituito un primo gruppo di organizzazioni riunito nel World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza), la Giornata della Gentilezza si è diffusa in tutto il mondo.

Vediamola così, come un ponte che unisce persone e luoghi lontani, che ci fa uscire dai confini del nostro io per connetterci con gli altri.

Per aiutare i più piccoli a capire cosa sia la gentilezza e diventare grandi, interagendo con gli altri in modo positivo, è fondamentale far capire loro che un atteggiamento cortese li aiuterà sempre, a scuola, nella vita di tutti i giorni, in famiglia o con gli amici. Le parole gentili sono brevi e facili sia da dire che da ricordare: grazie, per favore, prego, permesso, mi scusi. Basta davvero una parola sincera per presentarsi e comunicare con gli altri.

A volte però è proprio necessario passare dalle parole ai fatti e, per celebrare a dovere questa giornata speciale, potete invitare i più piccoli a sperimentare un gesto gentile e vedere...l’effetto che fa!

Si può aiutare un compagno di scuola  in difficoltà, condividere un gioco, aiutare a casa nelle faccende domestiche o, perché no, regalare un lunghissimo abbraccio a chi si vuole.

Sarà importante far notare loro come la soddisfazione personale crescerà di pari passo con la felicità degli altri. Ma non solo: chi è gentile più facilmente riceverà indietro una gentilezza perchè questo comportamento è davvero contagioso. E non ci sono mascherine o distanze che tengano!