La rubrica di BPER Banca dedicata alle fiabe per bambini

“Perché quella bambina non poteva dormire senza una storia, e la mamma, quelle che sapeva, gliele aveva già raccontate tutte anche tre volte. Così ogni sera, dovunque si   trovasse, alle   nove   in   punto   il   ragionier   Bianchi   chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina.”

Il bisogno di raccontare e ascoltare storie è il punto di partenza di un grande classico pubblicato da Einaudi nel 1962 e che, mai come oggi, sentiamo la necessità di tornare a sfogliare per sentirci più vicini: parliamo di Favole al telefono, piccolo grande capolavoro di Gianni Rodari, forse il più grande scrittore che la letteratura per l’infanzia abbia avuto nel XX secolo. Favole al telefono è un libro apparentemente semplice, dalla prosa divertente e scorrevole, ma che al suo interno rivela la profondità di un periodo storico complesso, che Rodari ha vissuto in prima linea tra le fila della Resistenza.

Filastrocche, poesie, favole. Gianni Rodari ha rivoluzionato il mondo delle letture per bambini e mai come in Favole al telefono è riuscito a dare voce a personaggi e città sconosciute, costruendo un immaginario sconfinato grazie al quale è possibile conoscere la realtà e le cose del mondo. La centralità dell’espressione del bambino è la chiave per leggere e comprendere le opere di Rodari: nelle sue storie bizzarre, in cui prendono vita palazzi di gelato e paesini stravaganti con l’esse davanti, non c’è spazio per la retorica e la morale fine a se stessa. La sua breve esperienza come maestro elementare lo ha portato a pensare che i bambini siano perfettamente in grado di trarre le proprie conclusioni, anche se dietro ogni buffa storia si nascondono temi “grandi”.

I brevi aneddoti che animano Favole al telefono educano, commuovono, fanno sorridere. Nella goffaggine di Alice Cascherina è impossibile non vedere la curiosità che fa, dei bambini, dei piccoli esploratori, alla ricerca della propria identità; e cosa dire di Brif, bruf, braf? La lingua speciale inventata dai piccoli protagonisti di questa favola ci insegna che la libertà è un diritto prezioso, da coltivare, anche a costo di apparire sciocchi agli occhi degli altri; indimenticabile è invece la storia narrata in A comprare la città di Stoccolma, perché “ogni bambino che viene in questo mondo, il mondo intero è tutto suo, e non deve pagarlo neanche un soldo, deve soltanto rimboccarsi le maniche, allungare le mani e prenderselo.”

Il 2020 è un anno speciale per la letteratura rodariana, perché ricorre il centenario della sua nascita. Tante, tantissime, sono le iniziative realizzate per ricordarlo, molte delle quali però messe in stand-by a causa del difficile momento che l’Italia tutta sta affrontando, ma che confidiamo possano riprendere non appena il periodo d’emergenza si sarà concluso. Tuttavia, non mancano le alternative virtuali: ad esempio, è online, e in continuo aggiornamento, il sito www.100giannirodari.com, un portale coloratissimo e stravagante in cui sono raccolte attività educative da sperimentare in classe o a casa con la famiglia, letture inedite e tutte le opere dell’autore da rileggere e ascoltare!
Siete pronti a immergervi nel fantastico mondo di Gianni Rodari e dei suoi memorabili amici? 3, 2, 1… si parte!