Forno Brisa

Buono come il pane

Ho conosciuto i miei soci a Pollenzo, l’università di scienze gastronomiche, ad un master per panettieri e pizzaioli. Da tempo ronzava in me il pensiero di fare un pane a lievitazione naturale con pasta madre, grazie a farine vive e non raffinate, sale e acqua. Un pane in grande formato che si conserva per più giorni. E mi sono messo pure a farlo, con il grano preso dalla mia azienda agricola giù in Abruzzo, in casa, per me e qualche amico. E poi iniziano a chiedermelo i vicini, gli amici degli amici e invece di continuare il dottorato in geografia mi sono ritrovato a sfornare pane in quantità. Un lavoro vero e proprio, anche se fatto in casa, non più un semplice divertimento. Lievita perciò in me il pensiero madre: se lavoro deve essere, che sia ben fatto, a regola d’arte e con spirito d’impresa. Non più in casa ma in uno spazio dedicato.

“E poi ci sono i rapporti umani, diretti e chiari, come dire: pane al pane e vino al vino. Così è capitato anche con la banca che ci ha sostenuto”

Con chi? Ed ecco di nuovo Pollenzo, il corso e l’occasione per le giuste conoscenze. Partiamo in tre, un abruzzese, che sono io, Gregorio che è marchigiano e Davide che è bolognese. Adesso siamo in venti, abbiamo un forno per la produzione e due punti vendita a Bologna e tante idee in testa. La nostra missione è: fare prodotti buoni e nello stesso tempo sani. Andiamo alla ricerca di vecchie qualità di grano, cerchiamo di recuperarle, di scegliere quelle più adatte alla nostra alimentazione. Incontriamo agricoltori, agronomi, custodi di certi semi in via d’estinzione, mugnai e panificatori. E produciamo il nostro pane sapendo che radici ha e che pane diventerà.

Il nostro è un pane settimanale, che si evolve nei giorni come una bottiglia di vino. La nostra pizza è farcita di verdure biologiche, di salumi artigianali scelti con cura e di formaggi fatti come si deve. La nostra pasticceria segue gli stessi principi. Miele e zucchero di canna al posto di dolcificanti e zuccheri ultra raffinati. E poi ci sono i rapporti umani, diretti e chiari, come dire: pane al pane e vino al vino.  La nostra è una visione aziendale molto aperta, con una vocazione precisa: bene e buono devono convivere in perfetto equilibrio. Del resto si è sempre detto buono come il pane, giusto? Che allora sia davvero buono il pane che mangiamo tutti i giorni.

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