Le stime ExportPlanning sulle dinamiche del commercio mondiale nel IV trimestre 2021 permettono di valutare la performance congiunturale delle esportazioni europee, nonché ottenere una visione d’insieme sui risultati ottenuti lo scorso anno. Per l’export UE, i dati segnalano la prosecuzione di una fase di crescita nel IV trimestre: si registra infatti una variazione tendenziale del +10% rispetto al IV trimestre 2020, e un ancor più significativo +8.8% sul corrispondente periodo del 2019.

I dati riportati nella Fig. 1 confermano una progressiva normalizzazione per le esportazioni europee, che nel corso del 2021 si sono sempre mantenute al di sopra dei livelli pre-crisi; nel complesso, si stima che l’export del Vecchio Continente chiuda il 2021 con una crescita annua di oltre il 15% in euro, e pari al +6% rispetto ai livelli pre-pandemici.

 

Focus settori

Eseguendo un’analisi più approfondita a livello settoriale, emergono però significative differenze, in termini di performance, fra le varie industry del comparto manifatturiero. Il grafico seguente riassume la recente dinamica delle esportazioni UE, per industria: i diversi settori sono posizionati in base al tasso di variazione registrato nel 2020 (asse x) e quello del 2021 rispetto al 2019 (asse y). La grandezza delle varie ball è proporzionale al livello di esportazioni registrate nel 2019.

Dal grafico emerge la grande resilienza dei beni di consumo, primo fra tutti il settore pharma (E4), seguito dall’agroalimentare (E0, B1) e dai prodotti finiti di largo consumo (E1). Tutti questi settori hanno mantenuto un trend di crescita, o hanno limitato le riduzioni degli scambi, durante l’annus horribilis, e hanno mostrato un incremento sostenuto per tutto il 2021. Anche il sistema casa (E3) è in forte sviluppo, in contrapposizione con il sistema moda (E2), che sta recuperando a fatica i livelli del 2019.

Le due categorie di prodotti che hanno subito un crollo nel 2020, seguito da un’improvvisa impennata durante lo scorso anno, sono sicuramente le materie prime naturali (A1) e industriali (A2). I livelli (e i prezzi) record registrati negli ultimi mesi sono frutto della celere ripartenza economica a livello globale, che ha spesso causato alle aziende serie problematiche in fase di approvvigionamento.

Inoltre, gran parte del cluster dei beni di investimento ha sofferto in maniera evidente la crisi pandemica, ad eccezione delle attrezzature ICT (F1), che registrano un +8% sul 2019. Possiamo infine osservare come il l’industry più in difficoltà sia quella dell’Automotive (F3) e della relativa componentistica (D3), fra le poche a non aver ancora recuperato i valori pre-crisi per le esportazioni europee.

 

Focus esportatori

Sul fronte dei principali esportatori UE, i dati più recenti evidenziano una certa differenziazione in termini di performance dei diversi stati membri, come mostrato nel grafico che segue.

Come si nota dalla Fig. 3, i paesi dell’Europa dell’Est sono gli unici a collocarsi nella parte in alto a destra del grafico, in virtù della buona performance nel 2020 (asse x) e della forte crescita nel 2021 (asse y). Fra questi spiccano la Polonia e le Repubbliche baltiche, con un incremento dell’export annuo intorno al 20% rispetto al 2019.

I paesi dell’Europa occidentale registrano, invece, valori più contenuti, pur avendo recuperato i livelli del 2019; fuori dal coro la sola Francia, la quale sembra riscontrare maggiori difficoltà rispetto agli altri Stati Membri.

 

Conclusioni

 

La panoramica sulle esportazioni europee nel 2021 evidenzia un recupero rispetto ai livelli del 2020, e un solido posizionamento al di sopra dei livelli pre-pandemici; il bilancio sulle dinamiche dell’export europeo in chiusura d’anno risulta quindi ampiamente positivo. Questa fase di crescita si differenzia sia per paese, privilegiando l’area dell’Est Europa, che per industria, con i beni di consumo e le materie prime particolarmente in rialzo.

Il rallentamento in atto dell'economia mondiale solleva alcuni dubbi sulla possibilità delle esportazioni europee di proseguire la propria fase rialzista ai ritmi del 2021. Nei prossimi mesi sarà importante monitorare i flussi di commercio mondiale, al fine di valutare se i cambiamenti in atto sullo scenario internazionale potranno riflettersi in un rallentamento della crescita delle esportazioni UE.