La data simboleggia l'eccessivo uso delle risorse naturali del pianeta. Serve un'inversione di tendenza: anche il settore bancario e BPER Banca stanno provando a fare la loro parte.

Si chiama Earth Overshoot Day e indica la data nella quale l'umanità esaurisce le risorse naturali disponibili (e rigenerabili) sulla Terra per quell'anno, iniziando a consumare quelle che sarebbero destinate all'anno successivo. Quest'anno la data da segnare sul calendario (calcolata dall'associazione no profit Global Footprint Network) è il 28 luglio, quindi oltre 5 mesi prima della fine dell'anno solare: un fatto che fa ben comprendere quanto l'uomo stia mettendo sotto stress il Pianeta, rischiando di comprometterne seriamente gli equilibri. In sostanza, si può affermare che per soddisfare l'attuale fabbisogno umano di risorse sarebbero necessari 1,75 pianeti come la Terra, quando invece fino al 1970 l'umanità non riusciva nemmeno a consumare appieno le risorse messe a disposizione dalla natura.

L'arretramento dell'Earth Overshoot Day sul calendario è stato praticamente costante negli ultimi 50 anni, con la sola eccezione del 2020, a causa della battuta d'arresto dell'economia globale (e di conseguenza anche dei consumi) per via dalla pandemia. Due anni fa l'Earth Overshoot Day era fissato il 22 agosto, l'anno scorso il 29 luglio e quest'anno è stato anticipato di un altro giorno. Il trend dunque prosegue, e secondo gli esperti se non ci sarà un'inversione di tendenza intorno al 2050 l'umanità consumerà ben il doppio di quanto la Terra produca in un anno.

Ancora più critica è la situazione guardando alla sola Italia che, appartenendo al novero delle economie più avanzate e industrializzate, risulta tra i Paesi che consumano più risorse. L'Overshoot Day della Penisola quest'anno è caduto il 15 maggio, quindi oltre due mesi prima di quello globale. Un timido miglioramento c'è stato rispetto al 2021, quando la fatidica data era stata il 13 maggio. Ma sicuramente non basta visto che un modello economico e produttivo come quello italiano, se adottato su scala globale, necessiterebbe delle risorse di 2,7 pianeti

L'Earth Overshoot Day è dunque uno dei segnali di quanto sia urgente un'inversione di tendenza all'insegna di modelli produttivi e di vita più ecosostenibili. Un impegno che coinvolge non solo governi e organismi sovranazionali, ma anche il mondo dei privati. In tal senso un esempio importante arriva dalla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), alleanza di settore del mondo finanziario promossa dalle Nazioni Unite alla quale ha deciso di aderire anche BPER Banca. L’iniziativa, a cui aderiscono oltre 100 istituti di credito di 40 paesi, riconosce il ruolo chiave delle banche nel sostenere la transizione globale dell’economia reale verso l’obiettivo comune di riduzione delle emissioni, includendo sia le emissioni proprie  - consumi energetici - che quelle finanziate.

Per BPER Banca si tratta di un ulteriore step in ottica di strategia ESG, dopo la sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking (documento programmatico per la sostenibilità del settore bancario in tutto il mondo) e della Finance Initiative dell'UNEP (il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente). I risultati di questo impegno sono già tangibili grazie alla realizzazione di alcune buone pratiche. Un dato per tutti: grazie ad azioni di efficientamento energetico, all’utilizzo di energia rinnovabile, alla riduzione del consumo di carta, a iniziative di mobilità sostenibile e di piantumazione di alberi, la somma totale delle emissioni evitate in atmosfera e di quelle compensate da BPER Banca nel 2021 è stata pari a 44.775 tonnellate di CO2.