È pesante il carico delle spese per l’università che gli studenti e le loro famiglie devono sostenere. Queste, infatti, non si limitano a tasse, libri, computer e materiale didattico specifico. Anche i costi di trasporto incidono sul budget se si è pendolari e si aggiungono a pasti e alloggio nel caso di studenti fuori sede.

Come far fronte a tutti questi costi? Esistono misure per il diritto allo studio universitario che danno l’opportunità di proseguire gli studi fino ai livelli più alti anche agli studenti con un reddito basso. Tasse ridotte, alloggi a prezzo calmierato, sostegno economico con borse di studio erogate dalle Regioni (o offerte da svariati soggetti privati e pubblici, come associazioni, aziende ed enti locali). Un altro sistema per assicurarsi un minimo di entrate e autonomia è trovare un lavoro part-time o svolgere delle collaborazioni studentesche per l’università. Conciliare lo studio con il lavoro però non è così banale…

Prestiti per studenti

Una soluzione alternativa per finanziare gli studi può essere un prestito personale. La banca però esige garanzie di reddito (la busta paga e il merito creditizio) o garanzie personali come la fideiussione di un garante, in modo simile a quanto accade per un mutuo. Quindi, per uno studente a carico dei genitori o che lavora ma ha un reddito modesto, prendere in prestito del denaro è difficoltoso.

Un’altra opzione per finanziare gli studi sono i prestiti universitari, chiamati anche prestiti d’onore per studenti, vale a dire accordati sulla fiducia, senza garanzie di reddito o personali. I prestiti per lo studio sono finanziamenti con tassi d’interesse più bassi e condizioni più vantaggiose del credito standard. Le rate sono piccole e la durata del rimborso più lunga. In genere si comincia a restituire il prestito universitario dopo aver terminato gli studi, ma puoi posticipare l’inizio del rimborso di un certo numero di mesi, necessari alla ricerca del lavoro. Inoltre è possibile beneficiare di una garanzia pubblica sull’importo richiesto.

La garanzia pubblica sui prestiti universitari da un lato facilita l’accesso al credito da parte di studentesse e studenti, dall’altro incoraggia le banche a investire sull’istruzione di giovani talenti. Infatti, a differenza di altri generi di finanziamento, per ottenere un prestito per l’università bisogna dimostrare di possedere dei requisiti di merito al momento della richiesta e di saperli mantenere durante gli studi: vengono cioè fissate delle soglie minime sia per il voto dell’esame di maturità o per il voto di laurea, sia per i crediti formativi universitari da acquisire superando gli esami entro determinate scadenze. 

I prestiti d’onore per studenti con requisiti di merito e reddito sono previsti dalla legge 390/1991 sul diritto allo studio, la stessa che disciplina le borse di studio. Anche le dinamiche sono le stesse dei prestiti personali “classici”: prevedono un tasso d’interesse da pagare e un piano di ammortamento, cioè di restituzione, del credito. Questo tipo di prestito però è del tutto diversi dalle borse di studio, agevolazioni a fondo perduto che non prevedono la restituzione del capitale né il pagamento degli interessi. 

I diversi tipi di prestiti universitari

Anche se nel nostro paese i prestiti universitari sono ancora poco sfruttati rispetto ad altri stati europei e agli USA, esistono diverse opportunità di finanziamento universitario

A livello nazionale il Fondo per il credito ai giovani (o Fondo per lo studio) istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2007 offre una garanzia statale del 70% sui prestiti a studenti e studentesse meritevoli. Si può richiedere la garanzia del fondo a una delle banche che aderisce all’iniziativa per frequentare un corso di laurea triennale o magistrale, un master o un corso di specializzazione in università italiane (anche private) e straniere. Il Fondo per lo studio sostiene gli studenti anche per intraprendere il dottorato o approfondire una lingua straniera seguendo un corso riconosciuto. I tassi d’interesse e le condizioni dei finanziamenti universitari sono fissati dalle singole banche partner nei limiti concordati da Ministero della Gioventù, Ministero dell’Economia e delle Finanze e ABI (Associazione bancaria italiana). La banca non chiede garanzie aggiuntive rispetto alla garanzia statale.

Un altro fondo nazionale per i prestiti agli studenti è StudioSì, Fondo Specializzazione Intelligente del Ministero dell'Università e della Ricerca cofinanziato dal Fondo sociale europeo (FSE). Offre finanziamenti a tasso zero, senza necessità di garanzie personali o di terzi per l’istruzione terziaria post-triennale (lauree a ciclo unico, lauree magistrali, master universitari e scuole di specializzazione). È possibile usufruirne se si  risiede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia e vuoi frequentare l’università in Italia o all’estero oppure se si proviene da altre regioni e desideri formarti nelle università del Sud. StudioSì dà priorità ai percorsi di studio scientifico-tecnologici, cioè di materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). L’indirizzo di studi infatti deve rientrare nelle aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, ad esempio industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente, sistemi di mobilità intelligente. 

Anche le Regioni erogano prestiti per studenti grazie ad apposite convenzioni stipulate tra i rispettivi enti per il diritto allo studio universitario e le banche. I bandi per accedere a questi prestiti vengono pubblicati dalle singole Regioni e dagli enti per il diritto allo studio interessati.

Molte banche propongono delle formule di prestito per finanziare gli studi con condizioni economiche calibrate sulle esigenze dei più giovani: tassi d’interesse inferiori ai prestiti standard, modalità di restituzione personalizzabili (in unica soluzione o a rate), rate basse e tempi di rimborso lunghi. Sono le banche stesse a definire le caratteristiche del prestito universitario (importo massimo erogato, corsi di studio ammessi e così via) e i requisiti di merito da dimostrare per richiederlo.

In alternativa si può ricorrere ai prestiti universitari proposti dalle banche in partnership con la propria università. Non richiedono garanzie, perché è la stessa università a garantire i prestiti ad esempio istituendo un fondo ad hoc. La banca può erogare il credito come prestito personale, cioè una somma di denaro, di solito versata in tranche, dopo aver verificato che il profitto è in linea con i requisiti di merito o di mantenimento. In alternativa può mettere a disposizione le somme sotto forma di apertura di credito sul conto corrente (fido), che alla scadenza si trasforma in prestito personale da rimborsare secondo le modalità agevolate del prestito per studio. Ogni finanziamento universitario è a sé. A seconda della banca e della convenzione sottoscritta l’università, variano i corsi di studio finanziabili dai prestiti (laurea, master, dottorato etc.) e le condizioni: importo massimo prestato e modalità di erogazione (ad esempio in tranche semestrali), modalità e tempi per il rimborso e così via.

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