Da sempre i genitori si preoccupano per il futuro dei propri figli e, prima o poi, arrivano per tutti le domande tanto importanti quanto difficili: quali studi intraprendere? Quale professione scegliere? Quali lauree sono più utili per trovare lavoro?

Il dubbio nasce spontaneo se si considerano anche gli importanti cambiamenti che hanno rivoluzionato il mondo del lavoro e aperto la strada a carriere che, fino a qualche decennio fa, erano impensabili. Lo sviluppo tecnologico e la nascita dei social network hanno fatto fiorire posizioni come quelle del Social Media Manager o del Data Scientist, mentre tra i giovanissimi impazza il sogno di diventare “Influencer” o “YouTuber”.

Uno studio condotto da ANPAL e Unioncamere sul fabbisogno occupazionale ha dimostrato che le lauree più richieste entro il 2025 saranno quelle conseguite nelle aree di economia e giurisprudenza, seguite dai titoli in medicina e in ingegneria. Stanno venendo avanti anche i “lavori del futuro”, tra innovazione, digitalizzazione e nuovi scenari.

I settori del futuro saranno sempre più orientati alle innumerevoli opportunità di innovazione, offerte dalla diffusione delle nuove tecnologie digitali e dal progresso scientifico. Allo stesso modo, un’attenzione sempre più crescente sarà rivolta ai mestieri emergenti nell’ambito della sostenibilità ambientale. I cosiddetti “green jobs” rappresentano una nuova prospettiva per chi vuole prendere parte in prima persona alla transizione verde del mondo in cui viviamo.

Per questo anche le scuole primarie e secondarie possono fare la differenza.

Quando si parla di studi utili per il futuro il punto di partenza fondamentale sono le scuole. Scegliere istituti che abbiano un’offerta al passo coi tempi, che puntino su nuove forme di apprendimento e che siano capaci di mescolare cultura umanistica e innovazione risulta infatti fondamentale per accompagnare i bambini e gli adolescenti in un mondo accelerato e in continuo cambiamento.

Fondamentali inoltre le esperienze all’estero e tirocini per sviluppare le lingue e le “soft skills”, ossia tutte quelle abilità che non si apprendono tra i banchi, ma muovendosi nel mondo.

 

Nel dubbio, studiare (con passione) resta la scelta migliore.

Se è l’inaspettato ciò che attende i nostri figli rimane il fatto che, se è vero che vi sono studi che più di altri possono assicurare un futuro più certo e redditizio, è anche vero che senza passione e interesse difficilmente si raggiungeranno risultati felici. Prima di indirizzare i vostri figli, dunque, sedetevi con loro, e ascoltate cosa davvero sognano di fare, ed essere, da grandi.