BPER Banca e Avviso Pubblico presentano la prima tappa de “La Trappola dell’Azzardo”

Si è tenuta a Roma, presso ÀP, Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti, la tappa inaugurale de “La Trappola dell’Azzardo”, un progetto ideato da BPER Banca e Avviso Pubblico, al fine di prevenire il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, sempre più diffuso tra le giovani generazioni.

Quello della Capitale è l'inizio di una serie di incontri gratuiti rivolti sia a studenti e personale scolastico, con focus dedicati su come arginare il fenomeno del gioco d'azzardo tra i minori, sia a tutta la cittadinanza con l'obiettivo di dare ancora più consapevolezza dei danni all’economia provocati dal gioco d’azzardo, soprattutto a causa del riciclaggio di denaro sporco e del rischio legato a fenomeni di usura. 

Il progetto, che nei prossimi mesi coinvolgerà altre quattro città italiane, da Nord a Sud del Paese, ha visto come relatrici del mattino, al suo primo incontro Adele Minutillo, Centro Dipendenze e Doping Istituto Superiore di Sanità e Giulia Migneco, Responsabile comunicazione di Avviso Pubblico.

Mercoledì 25 gennaio, nel pomeriggio, si è svolto l’incontro rivolto a tutta la cittadinanza dal titolo “Gioco d’Azzardo, tra proibizionismo e liberalizzazione: la terza via”.

Simone Maci, responsabile della Direzione Territoriale Centro Ovest di BPER Banca, ha dichiarato: “BPER con questo progetto ha deciso di assumere anche un ruolo sociale all’interno di questo fenomeno, con riflessi sempre più preoccupanti sulle famiglie e sulla comunità. La nostra Banca vuole essere parte attiva nel porre l’attenzione sui rischi e pericoli del gioco patologico e già nel tempo ha attuato diverse azioni per tutelare i propri clienti e le loro famiglie, affiancandole con un’attività di sensibilizzazione e informazione”.

Massimo Masetti, referente di Avviso Pubblico sul tema azzardo, ha aggiunto: “Questo progetto rappresenta un ulteriore attestato di testimonianza dell’impegno che Avviso Pubblico sta portando avanti da oltre dieci anni per prevenire il diffuso fenomeno del gioco d’azzardo patologico. I dieci incontri che faremo sui territori saranno un’occasione per affrontare gli aspetti legati alla salute dei giocatori con riflessi importanti sulla dipendenza, ma anche per evidenziare il rapporto che esiste tra mafie e gioco d’azzardo, messo in evidenza in questi ultimi anni da numerosissime inchieste e dalla stessa Direzione Investigativa Antimafia, secondo cui l’azzardo rappresenta per le organizzazioni criminali il secondo settore di interesse, con rilevanti implicazioni sia all’interno della società che nell’economia”.
 

Per approfondire il tema guarda la nostra pagina dedicata alla Lotta al gioco d’azzardo patologico->

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